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Cinquanta milioni di italiani on-line ma le digital skills scarseggiano

Redazione

Non siamo un Paese di vecchi né per vecchie tecnologie. Anagraficamente forse sì, visto che nel 2020 è stato registrato un ulteriore calo demografico, nonostante si pensasse il contrario durante il primo lockdown.

Siamo, però, un popolo che si mette in gioco abbastanza, sa prendersi in giro quando serve e che soprattutto sa fare di necessità virtù. Lo abbiamo dimostrato in questi mesi e, dati alla mano, abbiamo scoperto che siamo ‘social’ in tutti i sensi.

Secondo l’ultimo Report Digital 2020 globale è emerso, difatti, che l’Italia ha avuto un approccio crescente e concreto al mondo digitale e alle piattaforme social, nonché alle nuove tecnologie. Infatti, sono «quasi 50 milioni le persone online in Italia su base regolare, e 35 milioni quelle presenti ed attive sui canali social, un aumento rispetto alla rilevazione del 2019».

Questo, tuttavia, non significa che i commenti e la gestione del tempo sui social sia sempre positiva e sempre propositiva, ma significa che, in media, gli italiani spendono più di sei ore collegati e quasi due ore utilizzando i social network.

Come potrebbe essere interpretato questo dato? Beh, sicuramente come una crescente curiosità da parte degli utenti che vogliono sperimentare, conoscere e ampliare i propri orizzonti. Essere ‘smart’, ‘cool’, anche per i meno giovani, è diventato un imperativo. Non una fonte di omologazione, piuttosto una chiave per avvicinarsi al mondo di figli e nipoti. 

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Dopo il più conosciuto Facebook e Instagram che continua a crescere (dal 55% al 64%), anche Tik Tok acquista rilievo in Italia, venendo adottato dall’11% delle persone. Anche alcuni politici italiani lo usano! Tit Tok, inoltre, è il social più utilizzato dalla Generazione Z, ma durante la pandemia ha attirato una notevole quantità di utenti che si sono ‘sfidati’ a colpi di trend e video simpatici su vari e disparati argomenti e diverse tipologie di contenuti.

Come ben noto, negli ultimi mesi i giovani cittadini europei hanno dovuto seguire le lezioni scolastiche on-line a causa del lockdown. Ma i nostri ragazzi hanno le competenze digitali necessarie per accedere a questi servizi online? 

Secondo uno studio Eurostat, tra gli Stati membri dell’Unione, la Croazia ha la più alta percentuale di giovani (tra 16 e 24 anni) con competenze digitali di base o superiori (97%). Agli ultimi posti con quote più basse, purtroppo, figura l'Italia (65%) con competenze digitali ben al di sotto della media europea.

I dati ci dicono che gli italiani che utilizzano il Web sono in netto aumento rispetto al 2019 ma, al contempo, lo studio Eurostat dimostra che solo pochi di essi risultano in possesso di competenze digitali di base. Eppure, oggi, il mercato del lavoro ha fame di competenze digitali. Colmare questo divario non è impossibile, in nostro soccorso abbiamo tantissimi strumenti per accrescere le nostre competenze. Tra i tanti modi, le certificazioni informatiche rappresentano la soluzione migliore per attestare in modo oggettivo le proprie digital skills.

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Essere in possesso di una certificazione informatica è un ottimo modo per fare la differenza durante un colloquio di lavoro. Nel settore informatico e digitale esistono svariate certificazioni riconosciute a livello internazionale, fondamentali non solo per chi desidera accedere al mondo del lavoro.

Ad esempio, la certificazione EIPASS 7 Moduli User attesta, in maniera oggettiva e neutrale il sicuro possesso delle competenze intermedie nell'utilizzo degli strumenti dell' ICT. Inoltre, garantisce un punteggio maggiore quando si partecipa a concorsi pubblici.

Oppure, la certificazione EIPASS Social Media Manager che, rivolta a blogger, youtuber, instagrammer ma anche semplicemente a chi vuole diventare un professionista del mondo digitale, attesta in modo oggettivo il possesso delle competenze di livello intermedio nell'utilizzo dei Social Network per la gestione e la promozione di progetti attraverso diversi canali online.

E’ bene ricordare che, a parità di esperienza e titoli posseduti, le aziende prediligono sempre le persone che possiedono una certificazione informatica spendibile che attesti modo neutrale le competenze acquisite nel tempo.

Quindi, cosa aspetti? Fai la differenza e certifica le tue competenze!

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